Il 2014, l’Etna e Marlon Brando. I vini Cusumano narrano le tante Sicilie racchiuse in una ma che sorte degustarli ascoltando le storie di Diego, che col fratello Alberto ha trasformato le vigne di Partinico del padre Francesco in un’Azienda che raccoglie 500 ettari e vende tre milioni di bottiglie in tutto il mondo. Per i Cusumano, che alle origini si limitavano a fornire il loro mosto a vini gracili e dal 2001 sono indipendenti, arrischiarsi nel mercato ha significato prendersi la libertà di creare.
Diego Cusumano è un innovatore. Spremere solo uve siciliane, piantare filari in alto per nutrire i vitigni con lo scirocco, terrazze d’uva sull’Etna per succhiargli i minerali e dare longevità al vino. E farsi sorprendere. Così, in 16 anni, Cusumano ha affinato 15 etichette.
Una selezione di cinque, tutte del 2014 la migliore delle annate con 25° nella raccolta a novembre, è stata presentata al Dillà di Roma dallo chef Andrea Misseri. Un’esperienza: 700 Brut e parmigiana di spada, Alta Mora bianco dell’Etna con sedanini alla Norma, Cubìa di Ficuzza e spaghettone ai broccoli arruminati, Alta Mora Rosso dell’Etna e tonno rosso riganatu. Moscato dello Zucco e bianco mangiare alle mandorle per salutare in dolcezza.
Poi, c’è Marlon Brando. Cusumano vende le sue bottiglie in 62 paesi e l’America, la Germania e il Giappone sono i mercati esteri più importanti. Quando Diego presenta la sua Azienda, gli basta radicarsi alle origini e a Corleone per essere subito riconosciuto quanto Londra, Parigi e New York grazie a Don Vito. Diego narra e si sorprende.
DILLA’, Via Mario de’ Fiori 41 – Roma
CUSUMANO www.cusumano.it
