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  >  SCOPRIRE ROMA   >  A spasso con Beatrice Cenci, il fantasma più famoso di Roma

La notte fra il 10 e l’11 settembre la si vede (secondo tradizione) passeggiare sul ponte di Castel Sant’Angelo con sotto braccio la sua testa. E’ Beatrice Cenci, bellissima e sfortunata nobildonna romana, il fantasma più famoso di Roma.

La giovane donna accusata di aver ucciso il padre crudele e violento ha ispirato dipinti, Guido Reni,  tragedie (Shelley) e romanzi (Dumas e Stendhal) ed è considerata dai romani un’eroina popolare. Francesco Cenci, tra le mura domestiche era un uomo crudele e spietato, maltrattava la moglie e i figli ed addirittura s’intratteneva in rapporti incestuosi con la figlia Beatrice.

La ragazza disperata, più volte aveva tentato di denunciare il padre per gli abusi subiti, ma nessuno aveva mai raccolto le sue grida di aiuto, pur essendo tutti nella città a conoscenza dell’indole violenta e delle depravazioni sessuali dell’uomo.

Quando Francesco Cenci venne a conoscenza delle denunce di Beatrice, confinò moglie e figli in una sua proprietà vicino Rieti ma uno dei due vassalli che doveva sorvegliare la famiglia esiliata divenne l’amante di Beatrice.

E fu proprio con l’aiuto dei due vassalli che la famiglia decise di uccidere Francesco Cenci. In occasione di una sua visita i vassalli drogarono l’uomo e lo uccisero. L’intera famiglia fu arrestata e l’amante di Beatrice fu torturato ed ucciso perché confessasse il delitto, ma non parlò.

Un amico di famiglia fece uccidere l’altro vassallo perché non parlasse ma fu tutto inutile. Tutti i componenti della famiglia furono processati e condannati a morte. Il popolo romano protestò, si ribellò a questa sentenza, Beatrice era diventata un’eroina. La mattina dell’11 settembre 1599 furono tutti condotti su ponte Sant’Angelo per l’esecuzione.

Beatrice fu decapitata e sepolta a San Pietro in Montorio, neanche da morta trovò la pace. Durante l’occupazione napoleonica il suo corpo fu profanato da soldati francesi che ne dispersero i resti e, si dice, giocarono a palla col suo teschio. Silenzioso e malinconico il fantasma di Beatrice passeggia ogni notte fra il 10 e l’11 settembre sul Ponte sul quale trovò la morte, con la testa in mano, destinata a vagare in cerca di una  pace che forse non troverà mai.